Tra le varie modalità comunicative del gatto ce n’è una che più di tutte è inequivocabile ed è il soffio. Quando il gatto soffia apre la bocca e mostra i suoi affilatissimi denti, e ovviamente anche il resto del corpo è in allarme, è facile quindi che abbia orecchie appiattite verso l’interno e piloerezione.
Ma perchè lo fa?
Per dissuadere qualsiasi tentativo di avvicinamento oppure per interrompere un’azione che lo infastidisce. Quando un gatto soffia cosa ci sta comunicando?
Il soffio è un vero e proprio avvertimento.
Con il soffio ci sta dicendo “stammi lontano, non avvicinarti a me!” .
Un gatto che soffia e che ha modo di allontanarsi prenderà le distanze da noi, ma un gatto che soffia se non avrà modo di scappare e se vedrà che l’umano non arretra, anzi, si avvicina sempre più, attaccherà con una zampata o un morso. D’altronde ci ha avvisati, siamo noi che ce la siamo cercata!
Ma perchè lo fa? Perchè un gatto soffia? Non lo fa certamente perchè è cattivo, questa è una visione prettamente umana che troppo spesso riversiamo sui nostri pets. I nostri amati gatti non sono né cattivi, né vendicativi, né gelosi, né dispettosi, questi aggettivi sono ricollegabili esclusivamente agli umani. Un gatto che soffia si sente minacciato, oppure ha paura, è infastidito, oppure viene toccato in un punto in cui prova dolore. Il soffio è un vero e proprio avvertimento. I gatti soffiano anche tra di loro, spesso senza mai arrivare allo scontro vero e proprio perché solitamente uno dei due si allontana. Così come soffiano i gattini non abituati alla vicinanza dell’umano. Sarà capitato spesso, soprattutto a chi ha in casa gatti un po’ timorosi, veder fallito il tentativo, da parte di un ignaro amico del padrone di casa, di accarezzare il gatto e rimediare invece un bel soffio!
La scena alla quale ci troviamo di fronte è spesso questa: viene a trovarci un amico, ad un certo punto il nostro gatto si avvicina a lui, ma quando l’ospite tenta un approccio, il nostro felino soffia e scappa via…e magari il nostro ospite commenta: “Ma il tuo gatto ha un caratteraccio, volevo solo accarezzarlo!”. Prima di tacciare i nostri felini di quello che non sono, guardiamo le cose dal loro punto di vista. Osservare le cose da un’altra prospettiva spesso ci aiuta a comprenderle meglio. Un estraneo che entra nel territorio del gatto, e la casa è il suo territorio, è una minaccia. Se poi, io gatto provo ad avvicinarmi e questa persona che ancora non conosco e che porta con sé nuovi odori, non familiari, si avvicina e prova a toccarmi inevitabilmente mi spaventerò e di conseguenza soffierò per avvertirlo che ha esagerato e se potrò scapperò via. Questo perché sono un gatto, sono predatore ma anche una preda, e davanti ad un umano sconosciuto posso aver paura.
Vista così, è il gatto che è cattivo o siamo noi che spesso siamo incauti? Quindi tornando alla domanda iniziale:
”Cosa significa quando il gatto soffia?”
Nel linguaggio felino è un avvertimento, se il gatto potesse parlare ci direbbe: “ok umano, allontanati e nessuno si farà male”, ma anche senza la comunicazione verbale il messaggio deve arrivare forte e chiaro, questo anche per non compromettere il rapporto con il nostro gatto. Mettiamoci sempre in ascolto, perché se è vero che un gatto che soffia durante la visita veterinaria o con un estraneo un po’ “molesto” è più che normale, lo è un po’ meno se mostra spesso questo comportamento nei confronti dei membri della propria famiglia umana. Se il nostro gatto ci soffia spesso è necessario iniziare a farsi qualche domanda sul nostro rapporto con lui. Perché se soffia si sente minacciato o infastidito. Se lo accarezziamo e dopo poco inizia a soffiare è evidentemente infastidito. A volte sbagliamo i modi o i momenti. Ricordiamoci che i nostri pets non sono dei peluches da strapazzare o da coccolare quando pare e piace a noi. L’amore è anche rispetto, e più impariamo a rispettarli più ci ameranno. Se il nostro gatto invece soffia perché ha paura cerchiamo di rendere l’ambiente più sicuro, forniamo postazioni alte per riposare, scatole per nascondersi ed evitiamo categoricamente di tentare di stanarlo quando si nasconde o ha bisogno di privacy. Anche i giochi aromatici con la valeriana possono essere d’aiuto per alleviare lo stress. Non dimentichiamo mai che uno degli ottimi strumenti per creare e/o rinsaldare la relazione umano-gatto è il gioco. Il gioco è un’attività che spesso noi umani tendiamo a sottovalutare, invece è davvero un’arma preziosa. Nei gatti timidi, diffidenti è uno dei modi migliori per gettare le basi per un’ottima relazione. Col gioco i gatti sublimano la loro necessità di cacciare, si mantengono attivi, sia fisicamente che mentalmente. Quando giocano con noi associano un’attività positiva alla nostra presenza ed è così che iniziamo a creare un legame. Non siamo solo dispensatori di cibo e coccole.
Altra cosa è invece se il nostro gatto di punto in bianco inizia a soffiare quando magari loaccarezziamo. Se notiamo un cambiamento o in questo caso un comportamento che prima non si verificava praticamente mai è necessaria una visita veterinaria per escludere qualsiasi problema di natura fisica. Spostiamo la nostra visione da una visione solamente antropocentrica e non diamo mai nulla per scontato, prestiamo attenzione ai messaggi del gatto.
Il nostro micio comunica continuamente con noi, rimaniamo in ascolto.
Laura D’Andrea – Operatore in Benessere del Gatto BEG ® – Formazione Livello 2 avanzato – zona di attività Milano