È arrivata l’estate, le ferie si avvicinano e tutte le famiglie con gatti si chiedono se portare o non portare il gatto in vacanza. La risposta, come spesso accade, non è univoca e dipende da diversi fattori, tra cui il carattere del gatto, il tipo di viaggio che si intende fare e la durata della vacanza.
Ma se la risposta è sì e decidiamo di portare il nostro gatto con noi in vacanza, come scegliere al meglio la vacanza per Micio?
Prima di partire, è il caso di soffermarsi e ragionare su alcuni importanti elementi da tenere in considerazione, in modo da rendere la vacanza una gradevole esperienza per tutti!
Carattere del gatto
È importante sempre ricordare che i gatti sono creature fortemente territoriali e abitudinarie. Per alcuni di loro un brusco cambiamento di ambiente può essere una fonte di stress e di disagio davvero troppo intensi da sostenere. La condizione migliore è quella di aver abituato il nostro gatto a viaggiare fin da cucciolo. Da adulti, infatti, non tutti i gatti saranno predisposti ad adattarsi a cambi repentini di routine. Se il tuo micio è un gatto che mal tollera i cambiamenti, timoroso, che non ha mai affrontato viaggi o che mostra segnali di stress e malessere anche per brevi spostamenti, potrebbe essere meglio lasciarlo a casa nel suo ambiente, con una cat sitter o familiare di fiducia che si prenda cura di lui. Al contrario, se il tuo gatto è un felino sicuro, socievole e ben adattabile ai cambiamenti, la vacanza potrebbe rappresentare una piccola avventura, fermo restando che comunque comporterà per lui qualche grado di stress, da tenere sempre sotto controllo per il suo benessere durante tutto il periodo.
Durata della vacanza
Come già detto, il gatto è un animale legato al territorio e alle routine. Se si prevede una vacanza di pochi giorni, tipo un weekend, portare con se micio potrebbe essere per lui solo fonte di stress, in quanto non avrebbe il tempo sufficiente per ambientarsi. È consigliabile valutare di far viaggiare con noi il nostro gatto qualora la vacanza fosse più lunga (circa una settimana e oltre).
Il Viaggio
Qualsiasi sia il tipo di mezzo di trasporto scelto per la vacanza, è molto importante che il gatto sia abituato al trasportino. Il trasportino deve risultare per micio un luogo sicuro nel quale sentirsi il più possibile a suo agio e protetto. L’abituazione al trasportino è una pratica che richiede gradualità e pazienza, presentare il trasportino al gatto solo all’ultimo momento, forzandone magari l’ingresso, non farà altro che aumentare il livello di stress del nostro gatto, associando questo oggetto a qualcosa di sgradevole o di cui aver timore. Per un’abituazione adeguata, il consiglio migliore è quello di chiedere aiuto ad un Consulente in Cultura Felina®️, per farsi seguire correttamente nei vari passaggi.
Anche il tipo di trasportino ha la sua importanza. Questo dovrà avere dimensioni adatte al nostro gatto, quindi abbastanza grande cosicché micio si possa rigirare comodamente al suo interno, ma non troppo per non subire eccessive sollecitazioni durante il trasporto. Inoltre dovrà essere omologato in base al tipo di mezzo di trasporto da prendere (auto, treno, nave o aereo), è bene informarsi preventivamente sulle norme previste, per non avere sorprese e garantire a tutti un viaggio in sicurezza.
Se il viaggio è molto lungo e prevediamo delle soste, fare attenzione a non aprire il trasportino se non si è in condizioni sicure, perché il micio potrebbe essere molto disorientato e scappare.
Si ricorda inoltre che il trasporto, sia in auto ma anche con altri mezzi, potrebbe provocare nausea e agitazione. Anche in questo caso è bene abituarlo gradatamente, iniziando con brevi spostamenti, per poi aumentarne la durata. Qualora comunque il gatto patisse il trasporto, è possibile chiedere al veterinario qualche rimedio antinausea o che possa rilassare il gatto durante il viaggio.
Infine, durante il viaggio, fare molta attenzione affinché il gatto sia il più possibile all’ombra, al fresco e idratato. Una prolungata esposizione al sole o in spazi poco areati e senza la possibilità di dissetarsi all’occorrenza, potrebbe causare pericolosi colpi di calore, a volte fatali.
Visita veterinaria
Con adeguato anticipo sulla partenza, è consigliabile effettuare un controllo medico al gatto, in modo da verificarne le buone condizioni di salute e, inoltre, concordare col veterinario eventuali vaccinazioni o profilassi antiparassitarie, in base alla tipologia di viaggio e destinazione prevista.
Il Kit da viaggio
A meno che sappiamo e siamo sicuri di trovare tutto l’occorrente per micio sul luogo di soggiorno, è necessario preparare un kit con tutte le risorse indispensabili per micio fra cui: libretto veterinario, ciotole, lettiera e sabbia, cibo abituale, ma anche qualche giochino e copertina o cuccetta col suo odore, che possono essere utili a familiarizzare col nuovo ambiente. Solo per i gatti già abituati, è possibile portare anche pettorina e guinzaglietto.
La Destinazione
Per chi è proprietario di una seconda casa, viaggiare con il gatto risulta molto più semplice, in quanto micio avrà modo di recarsi nell’altra abitazione più volte, permettendogli di conoscere meglio e mappare adeguatamente l’ambiente e renderlo per lui un territorio familiare.
Ma se non si ha questa fortuna, è possibile affermare che la condizione migliore sia quella di scegliere come alloggio per la vacanza un appartamento, in modo da poter ricreare, quanto più possibile, situazioni e abitudini conosciute al nostro gatto. Come per qualsiasi altro tipo d’inserimento, appena arrivati nella casa vacanza, è bene lasciare che micio si ambienti prima in una stanza contenente tutte le sue risorse, per poi andare a esplorare gradualmente il resto. Ovviamente, se non vogliamo che il nostro gatto esca o si perda, verificare che l’appartamento scelto offra delle protezioni antifuga (ad esempio delle reti o zanzariere a finestre, terrazzini o ad altre possibili vie d’uscita). Rendiamo più semplice l’ambientamento, posizionando in casa oggetti con il suo odore come copertine, cuccette, tiragraffi, giochini, che avremo portato con noi.
Qualora si scegliesse invece una vacanza in albergo, hotel o villaggio, è bene avvisare il servizio di pulizia della presenza del gatto, onde evitare possibili fughe nel momento in cui gli inservienti aprono la porta per la sistemazione della stanza. Sarebbe consigliabile scegliere una camera abbastanza ampia, per permettere al gatto di avere sufficiente spazio, affinché non risulti per lui angusta e noiosa, anche nelle ore che trascorrerà lì da solo. Cerchiamo inoltre di renderla più comoda e accogliente inserendo, come sopra descritto, tutte le sue risorse essenziali e gli oggetti a lui familiari, portati da casa.
Per quanto concerne invece l’opzione vacanza in campeggio, questa e la soluzione meno consigliabile, in quanto lo spazio di una tenda, un caravan o un bungalow sono davvero troppo limitanti per il gatto e l’ambiente circostante troppo ricco di elementi che potrebbero risultare pericolosi, stressanti e a rischio di smarrimento del micio.
In conclusione
Decidere se portare o meno il gatto in vacanza è una decisione importante che deve essere presa con attenzione, valutando tutti i pro e i contro. È importante soppesare la scelta sulla base di ciò che è meglio per il gatto, al di fuori delle nostre personali emozioni, in modo da non sottoporlo a stress eccessivi e difficilmente gestibili, che potrebbero rendere la vacanza, da noi umani tanto sognata, in un incubo per micio e di conseguenza anche per noi.
Valeria Altamura – Consulente in Cultura Felina®️ livello base – zone di attività Milano, Monza, Brianza