I cuccioli di gatto sono da sempre sinonimo di tenerezza. Scatenano i più ancestrali impulsi di protezione e sono sempre di più le persone che decidono di far entrare un gatto nella loro vita.
Ma sappiamo cosa non può mancare ad un gattino per farlo crescere e vivere nel migliore dei modi ?
Vediamolo insieme in questo articolo.
PARTIAMO DALL’INIZIO
Che decidiamo di adottare un gattino abbandonato o un gatto da allevamento, la prima cosa è lasciare che il cucciolo viva più a lungo possibile con la mamma. Leggi e regolamenti vietano l’adozione di cuccioli con meno di due mesi di età e, in tutti quei casi dove la mamma è ancora presente, attendere un mese in più ci darà la possibilità di portare a casa un cucciolo più equilibrato.
Dalla mamma il gattino imparerà a controllare morsi e graffi, la corretta comunicazione intraspecifica (gatto-gatto), acquisirà una maggiore consapevolezza e autonomia emozionale. Sarà un gatto adulto più equilibrato e sarà più facile costruire con lui una relazione positiva e soddisfacente. Perchè è a questo che dobbiamo puntare: A creare una vera relazione, che sia un reciproco scambio emozionale.
Questo ci deve far ragionare innanzitutto su una cosa:
PERCHE’ VOGLIAMO UN GATTO ?
Qualunque sia la risposta dobbiamo tenere conto che ci stiamo prendendo la responsabilità di un individuo che ha bisogno di cure, certamente, ma anche di stabilire una relazione con noi e di essere compreso e soddisfatto nelle sue necessità di specie.
La scienza, ed anche il cuore, ci dicono che i gatti provano emozioni e sono fortemente legati ai loro compagni umani. Dobbiamo imparare a conoscerli, ad ascoltarli, spazzando via le superstizioni e le credenze che nel corso dei secoli ci hanno dipinto i gatti come animali distanti e opportunisti.
Sono in realtà animali complessi e meravigliosi e conoscerli bene è tutt’altro che scontato. E, chi li ama, li deve conoscere.
PREPARIAMO L’AMBIENTE (E NOI STESSI) ALL’ARRIVO DEL CUCCIOLO
Ora che abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio ci dobbiamo preparare ad accogliere il cucciolo nel modo corretto.
Per farlo dobbiamo prima sapere alcune cose fondamentali che ci permetterranno, anche quando il gatto sarà adulto, di capire le sue esigenze di specie e di soddisfarle al meglio e dobbiamo fare nostri alcuni concetti che, possono sembrare strani o a volte eccessivi agli umani, ma che per i gatti sono fondamentali per il loro equilibrio.
Il gatto è, per natura, un animale solitario. Ha un fortissimo legame con il suo territorio ed un innato bisogno di controllarlo, di essere in grado di prevedere le situazioni che vivrà giornalmente e le persone che incontrerà, ciò significa che la routine è molto rassicurante per lui. Tutto ciò che è fuori da questi schemi (vita e orari disordinati, presenza continua di persone o animali sconosciuti, cambiamenti nel suo ambiente), possono portare a condizioni di stress o a comportamenti inappropriati ( minzioni fuori dalla lettiera, aggressività da paura, ansia e altro ancora)
Mantenere stabile la nostra routine quotidiana renderà prevedibile l’ambiente al nostro gatto che in questo modo avrà la percezione di poter controllare il suo territorio e ciò che vi accade, traendone sicurezza ed il conseguente equilibrio emotivo. In questo modo imparerà le nostre abitudini, qual’è l’ora del gioco o della spazzolata quotidiana e si aspetterà che accadano queste cose ogni giorno.
Quindi, se diamo un’ abitudine al nostro gatto, dobbiamo essere in grado di mantenerla nel tempo. Deve diventare anche una nostra abitudine. Il premio (per entrambi) è una profonda conoscenza reciproca e la crescita di una relazione intima e speciale.
Ricordiamo che siamo due specie differenti e che prima di tutto dobbiamo imparare a rispettare questa diversità.
COMINCIAMO COL PENSARE ALL’AMBIENTE DOMESTICO
La nostra casa diventerà il territorio del nostro gatto.
Ogni gatto organizza il proprio territorio in diverse zone in base alla loro funzione, come facciamo noi con le nostre case.
Questa organizzazione del territorio sarà la base dell’equilibrio del nostro gatto per tutta la sua vita ed avviene attraverso le marcature effettuate con i feromoni (sostanze volatili, per noi impercettibili, secrete da ghiandole posizionate in vari parti del corpo) che il gatto rilascia strofinando il musino su oggetti o sulle persone o attraverso le graffiature.
Però, dobbiamo considerare che stiamo portando a casa un cucciolo, e che fino ai quattro mesi di età non sarà in grado di marcare, e quindi di organizzare, il territorio in maniera autonoma. Dovremo quindi limitarlo ad una zona più contenuta. Avremo così anche modo di tenerlo d’occhio ed evitare che si metta nei guai. E’ importante non perderlo di vista e assicurargli la massima sicurezza. I cuccioli sono vivaci e all’interno di una casa possono esserci dei pericoli.
COSA DOBBIAMO METTERGLI A DISPOSIZIONE ?
Le risorse ( e cioè cibo, acqua, lettiera, zone di riposo, tiragraffi…tutto ciò che è essenziale per la sua quotidianità) e la loro logica di distribuzione meriterebbe un approfondito discorso ma limitiamoci qui a ricordare che, dovendo accogliere un cucciolo, dobbiamo acquistare oggetti adatti a lui per misura e materiali, per permettergli di utilizzarli al meglio
NON DEVONO MANCARE:
– LUOGHI DI RIPOSO: Cucce o luoghi dove riposare, ma sarà soprattutto importante fornirgli un luogo di isolamento (una cuccia chiusa, una scatola di cartone o un luogo che lui stesso si sceglierà) che diventerà il suo rifugio, un luogo dove nessuno, per nessun motivo, andrà a disturbarlo.
CONSIGLIO UTILE: Considerato che saremo obbligati ad avere un trasportino, se lo lasciamo in casa come cuccia, diventerà un oggetto famigliare e sarà meno stressante portare il gatto dal veterinario, anche quando sarà adulto.
– TIRAGRAFFI: Farsi le unghie è un bisogno fondamentale del gatto per mantenere in salute gli artigli ma anche per marcare il territorio.
Acquistiamone inizialmente uno piccolo, adatto per dimensioni ad un cucciolo, e incentiviamone l’utilizzo posizionandolo in un zona facilmente raggiungibile e utilizzandolo come base per i giochi insieme. Questo può aiutarlo a rilasciare il suo odore sul tiragraffi e sarà un incentivo al suo utilizzo. Se il gatto comincia ad usarlo non cambiategli posizione, potrebbe decidere di non usarlo più, perchè quella nuova posizione, che noi abbiamo scelto, per lui non ha senso.
Quando sarà più cresciuto ricordiamoci di aggiungere un tiragraffi più adatto.
– LETTIERA: Quando il gattino arriva a casa saprà già utilizzare la lettiera, quello che può variare è la preferenza del substrato. Chiedere in rifugio o in allevamento potrà aiutarci a scegliere la sabbia giusta.
Ricordiamo che le lettiere vanno tenute sempre pulite.
Evitiamo le sabbie e detergenti profumati. L’olfatto felino è molto sensibile e sviluppato, e odori che possono essere gradevoli e delicati per noi, per loro non lo sono affatto e potrebbero disincentivae l’utilizzo della lettiera. Evitiamo anche di acquistare cassette con bordi troppo alti, dove il nostro cucciolo farebbe fatica ad entrare, e non posizioniamola vicino ad elettrodomestici o in un luogo dove il gatto possa essere disturbato durante le eliminazioni.
– CIOTOLE: Sempre multiple e separate tra loro e mai vicino alla lettiera. Sciegliamole in ceramica o in acciaio, non si graffiano come quelle di plastica, e potremo lavarle efficamente con acqua calda e, se usiamo detersivi, sciacquiamole molto bene.
Per l’alimentazione chiediamo sempre al nostro veterinario di fiducia. I cuccioli hanno particolari esigenze nutrizionali che varieranno man mano che crescono.
– GIOCHI: Ogni gatto ha la sue preferenze sul gioco e sta a noi scoprire cosa gli piace. L’importante è ricordare che tutti i gatti giocano, anche da anziani. Quindi, teniamoci del tempo ogni giorno per giocare con lui. E’ davvero importante. Per i gatti il gioco è stimolante, mantiene la forma fisica e mentale, aiuta a sfogare le energie e una buona sessione di gioco alla sera, magari seguita da un pò di cibo umido, lo aiuterà a dormire tutta la notte.
Il gioco è inoltre un modo molto efficace per rafforzare la nostra relazione.
DA NON FARE: Giocare usando le mani o altri parti del corpo!!! questa è un’abitudine pericolosa perchè non le perderà con l’età e potrebbe crearci grossi problemi avere un gatto adulto che affonda gli artigli nel nostro braccio.
CONSIGLIO UTILE: Facciamo attenzione ai giochi che acquistiamo. A volte contengono parti che possono staccarsi ed essere pericolose se ingerite.
Impariamo anche a non lasciare sempre tutti i giochi a disposizione. Facciamoli ruotare periodicamente affinchè non diventino una noiosa parte dell’arredo.
– ZONE SOPRAELEVATE: finchè è un cucciolo tutto può essere una zona sopraelevata ma, crescendo, diventa indispensabile creargli la possibilità di vivere il suo territorio anche in verticale. Questo aumenta la sua capacità di controllo e la percezione di sicurezza, indispensabili per il suo benessere. Per farlo è sufficiente togliere qualche libro da una libreria o da una mensola, dargli possibilità di salire su un pensile o su un’armadio.
Sul sito di Cultura Felina ci sono utili approfondimenti a proposito.
Pensiamo ora al
GIORNO DELL’ARRIVO:
Per noi sarà un giorno ricco di gioia, ma per lui sarà il giorno in cui lascerà la mamma, con la sua rassicurante presenza, ed i fratelli con cui giocando passava gran parte della giornata.
Si ritroverà solo e in un ambiente sconosciuto dove non riconoscerà odori e rumori e le nostre rassicurazioni non saranno sufficienti a tranquillizzarlo perchè siamo ancora degli sconosciuti.
Teniamolo a mente e rispettiamolo.
Chiediamo al gattile o all’allevatore una copertina con l’odore della sua famiglia da lasciare a dispozione del cucciolo, lo aiuterà a restare più sereno.
Per i primi giorni e finchè non si sarà abituato al nuovo ambiente ed alla nostra presenza teniamolo in una stanza chiusa con tutte le sue risorse a disposizione e quando vediamo che è più sicuro di sè (se ci viene incontro con la codina alzata, ad esempio) lasciamo che cominci, poco alla volta, a perlustrare le altre stanze, rimettendolo poi nella sua stanza e procediamo così finchè tutti gli ambienti di casa saranno percepiti come conosciuti e sicuri.
Interagiamo con lui e osserviamo le sue reazioni e non forziamolo con una manipolazione che lui può percepire come aggressiva, cerchiamo di rapportarci a lui con delicatezza.
Se invece notiamo che il nostro nuovo amico è un tipo intraprendente, allora possiamo essere più permissivi, ma rispettiamo sempre i suoi tempi. Soprattutto se sta dormendo, non svegliamolo. Il sonno è una fase molto importante per recuperare le energie e ripristinare il sistema immunitario
IMPOSTIAMO LA NOSTRA VITA INSIEME
Il cucciolo, almeno fino ai quattro mesi di età, non avrà una piena indipendenza emotiva e noi saremo per lui un’importante figura di riferimento.
In questi primi mesi avremo la responsabilità di “dosare” coerentemente la nostra presenza e l’interazione con lui. Facciamo in modo di abituarlo fin da subito alla nostra quotidianità e ai suoi futuri orari, lasciandolo anche solo quando necessario.
Questo gli permetterà di acquisire un’ autonomia emotiva ed eviterà che possa soffrire di ansia da separazione.
L’interazione umano-gatto deve essere basata su comportamenti positivi, rispettosi dell’individuo-gatto e coerenti da parte di tutti i membri della famiglia.
Sgridare o punire il cucciolo, o anche un gatto adulto, non consente al gatto nessun tipo di apprendimento, anzi, crea un clima di paura che non farà altro che peggiorare il suo comportamento e rovinare la nostra relazione. E’ più utile prevenire il comportamento indesiderato o interromperlo con una distrazione e indirizzandolo verso il comportamento corretto.
INFINE…
Quello che stiamo iniziando è un viaggio che ci porterà alla scoperta del mondo felino. Avremo la possibilità di imparare molto dal nostro piccolo amico ma solo se saremo noi, per primi, ad ascoltarlo, a conoscerlo e ad amarlo come lui ci ama. Così sarà sicuramente un viaggio da cui usciremo migliori.
Buon viaggio a tutti !
di Raffaella Ceruti – Consulente per la Relazione e Convivenza con il Gatto certificata da Centro di Cultura Felina