Queste informazioni non intendono sostituire le cure veterinarie. Seguire sempre le istruzioni fornite dal proprio veterinario!
IL VOMITO
Il vomito è un problema molto comune nei cani e nei gatti.
Per dare una definizione potremmo dire che il vomito è l’espulsione del contenuto dello stomaco e dell’intestino superiore
- Cause primarie o gastriche di vomito sono quelle dovute a malattie dello stomaco e del tratto intestinale superiore.La gastrite acuta è spesso dovuta al consumo di cibi inappropriati, l’ingestione di grandi quantità di peli durante la toelettatura; ulcere allo stomaco; cancro allo stomaco o all’intestino superiore; parassiti; allergie alimentari; la presenza di un corpo estraneo bloccato nello stomaco o nell’intestino superiore.
- Cause secondarie o non gastriche del vomito sono causate da malattie in altri organi che causano un accumulo di sostanze tossiche nel sangue.
A volte potrebbe espellere prima del vomito bianco, o una schiuma biancastra, e poi il vomito vero e proprio.
Potrebbe anche capitare che il gatto abbia i conati, ma non vomiti, è del tutto normale.
Il vomito può verificarsi dopo aver mangiato o può verificarsi anche se il gatto non ha assunto cibo.
Lo stomaco è generalmente vuoto da 6 a 8 ore dopo aver mangiato.
Il vomito è un processo attivo, ovvero il gatto è un pò irrequieto, si solleva e vomita. Nel vomito può essere presente del cibo, parzialmente digerito e può esserci un liquido giallo, la bile.
È l’espulsione forzata di materiale dallo stomaco o dalla parte superiore dell’intestino. È un processo attivo, in genere accompagnato da conati di vomito e contrazione dei muscoli addominali. Spesso è, ma non sempre, accompagnato da segni di nausea (ad es. Leccamento delle labbra, aumento della salivazione, ansia).
Se il vomito contiene sangue, questo può essere fresco, rosso o apparire scuro, in questo caso si tratta di sangue digerito.
A volte la causa del vomito è semplice quando il gatto mangia troppo in fretta o ha ingerito erba gatta.
Il trattamento per il vomito chiaramente dipende dalla causa. Il trattamento non specifico per il vomito comprende il digiuno e liquidi per prevenire la disidratazione. Negli episodi di insorgenza improvvisa di vomito, il cibo viene trattenuto per 24 – 48 ore e l’acqua per 24 ore. L’acqua non deve mai essere tolta se il gatto ha una malattia renale nota o sospetta e vanno integrati i liquidi per via endovenosa o sottocutanea. Se il vomito si interrompe, vengono somministrate piccole quantità di cibo da 3 a 6 volte al giorno per alcuni giorni, con un aumento graduale della quantità e una transizione graduale alla normale dieta dell’animale. L’acqua viene anche reintrodotta in piccole quantità il secondo giorno.
La presenza di febbre, dolore addominale, ittero, anemia o masse anomale nell’addome aiuterà il veterinario a fare una diagnosi più specifica.
L’elenco delle cause non gastriche del vomito è lungo, ne citiamo alcune:
- Ulcere allo stomaco o intestinali, infiammazione o ostruzione
- Infiammazione del pancreas (pancreatite)
- Malattia renale (infezione, calcoli, ostruzione)
- Malattia del fegato (infiammazione, infezione, tumori)
- Farmaci o integratori somministrati
- Dolore (in qualsiasi parte del corpo)
- Aumento della pressione cerebrale (tumori, gonfiore da trauma)
- Disturbi ormonali ( ipertiroidismo, diabete)
Se il gatto è attivo e vigile e non ha avuto precedenti problemi di salute, gli episodi di vomito acuto possono essere gestiti a casa, sebbene sia consigliata la consultazione veterinaria in ogni caso. Cani e gatti che vomitano da più di qualche giorno o che sono depressi o disidratati devono essere sottoposti ASSOLUTAMENTE a valutazione veterinaria.
Il vomito è di solito indicativo di qualcosa che non va nel tuo gatto. Se il tuo animale vomita frequentemente o vedi molta bile nel suo vomito, dovresti chiamare il tuo veterinario.
IL RIGURGITO
Un problema che può essere confuso con il vomito è il rigurgito. Il rigurgito è l’espulsione dei contenuti dell’esofago. L’esofago è un tubo stretto e muscolare attraverso il quale il cibo va verso lo stomaco. Il cibo si muove rapidamente attraverso l’esofago verso lo stomaco. Se il muscolo dell’esofago perde tono, l’esofago si dilata ( megaesofago) e non sposta efficacemente il cibo nello stomaco e l’animale rigurgita il cibo, di solito poco dopo aver mangiato. Il cibo può anche essere inalato nelle vie respiratorie causando polmonite e tosse.
Il rigurgito a differenza del vomito è invece passivo. L’animale abbassa la testa e il cibo viene espulso senza sforzo. Non c’è alcun rumore associato al rigurgito, si verifica in silenzio, non ci sono contrazioni dei muscoli addominali e in genere non ci sono segni di nausea. Il cibo di solito è non digerito, può avere una forma tubolare ed è spesso coperto da muco e saliva, non bile. L’animale cerca spesso di mangiare il materiale rigurgitato.
Il rigurgito è quindi composto dal cibo che ritorna su e non ha mai raggiunto lo stomaco. Non c’è acido dello stomaco nel rigurgito, ed è sempre composto da cibo.
In genere il rigurgito non è un grosso problema, ma se il gatto rigurgita frequentemente, va consultato un veterinario, potrebbe ad esempio trattarsi di un blocco nell’esofago.
Cause gravi di rigurgito:
- Infiammazione dell’esofago (esofagite)
- Megaesofago (ME)
- Miastenia grave (MG)
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