Dopo gli 11 anni il gatto ormai è diventato anziano. In questa fase della vita il corpo incontra dei cambiamenti ed un invecchiamento generale dell’organismo. Il pelo diventa meno brillante, la pelle perde elasticità, il mantello nero può schiarirsi, vista e udito si alterano, il gatto può diventare meno reattivo, l’olfatto e il gusto diventano meno efficienti, il gatto può perdere l’appetito, lo stimolo della sete si riduce (un gatto anziano può avere problemi di disidratazione), anche il sistema immunitario si indebolisce, ed è quindi più esposto a diverse malattie e inoltre la vecchiaia spesso è accompagnata anche da problemi di tipo comportamentale. Confusione, insicurezza, cambiamenti nel ciclo sonno veglia, vocalizzazione eccessiva, abbandono della cassettina igienica, camminare avanti e indietro oppure rimanere fermo a fissare un angolo.
Questi sono i diversi segni della vecchiaia che si manifestano nel comportamento del gatto. Il gatto va aiutato a sentirsi più sicuro e meno confuso nel suo ambiente, quindi quando vocalizza in modo eccessivo far sentire la propria presenza, lasciare in più luoghi della casa dei propri oggetti con il proprio odore perché possa sentire sempre la nostra presenza vicina e se dovesse abbandonare la cassettina igienica, forniamogli più punti per poter espletare i propri bisogni. Non sgridiamolo mai, per non provocare ulteriore stress! Un gatto anziano smetterà di uscire così spesso, se abituato ad uscire, quindi tenderà a dormire molto di più… non svegliamolo, ma anzi forniamo ancora più luoghi per potersi ritirare a dormire tranquillamente. Evitiamo luoghi troppo alti, perché potrebbe smettere di saltare molto in alto a causa, eventualmente, di problemi di osteoartrosi.
Un gatto anziano, inoltre, non è più capace di regolare la temperatura corporea, quindi fornire nei vari giacigli, come dicevamo facilmente accessibili, diverse coperte per assicurare calore e disporli lontani dalle correnti d’aria. I giacigli devono essere,inoltre, spaziosi perché Micio potrebbe avere problemi di rigidità articolare. Se dovesse avere scarso appetito, che e’ anche un segno di senilità, lo si può stimolare intepidendo il cibo in modo da stimolare l’olfatto e di conseguenza l’appetito.
Non smettiamo di farlo giocare e di giocare con lui, l’interazione con noi diventa ancora più importante in questa fase della vita!