L’inserimento di un secondo gatto è una decisione che va affrontata con consapevolezza e competenza, cercando di essere obiettivi nel valutare se questa sia la scelta migliore, per il benessere del gatto già presente in casa, della famiglia e del gatto che si vuole adottare. E’ fondamentale riflettere sui bisogni specie-specifici del gatto residente ed è necessario che siano stati compresi e rispettati.
Quali sono le basi del benessere del gatto domestico?
Per il gatto il territorio è tutto, è nel territorio che basa la sua sicurezza, dove trova tutto ciò di cui ha bisogno per sopravvivere. Il gatto suddivide istintivamente l’ambiente in aree tematiche diverse. E’ necessario e fondamentale fornirgli tutto lo spazio necessario e adeguato per la suddivisione di queste zone.
• Un luogo dove sentirsi sicuro
Un luogo dove riposare senza percepire minacce e senza essere disturbato, come scatole, trasportini, amache, luoghi nascosti in casa. Il gatto domestico non ha perso l’istinto del suo antenato selvatico e il suo bisogno di controllare il territorio da possibili minacce o prede, quindi sì a luoghi elevati, come mensole, mobili, librerie, Non disturbiamo il gatto mentre dorme, attraverso il sonno il gatto recupera energie, è in uno stato di vulnerabilità, disturbarlo non fa altro che minare la sua fiducia nei nostri confronti.
• Un luogo dove mangiare
E’ importante riservare un luogo dove il gatto possa mangiare indisturbato, fornendo ciotole adeguate.
• Un luogo per le deiezioni
La cassettina igienica va posizionata lontano dal cibo e dalla zona di gioco, in un luogo riparato e non di passaggio. Prestare attenzione anche al substrato e al tipo di cassettina, per rispettare le preferenze del nostro gatto.
• Un luogo dove giocare e socializzare
Il gatto ha bisogno di giocare in tutte le fasi della sua vita, anche quando è anziano! Attraverso il gioco il gatto sfoga il suo istinto predatorio, facendo attività sia fisica che mentale. Il gatto di casa se non stimolato, rischia di annoiarsi dedicandosi solo al cibo e al sonno. E’ importante offrire giochi e coinvolgerlo in sessioni di gioco.
Rispetto
Non forzare mai l’interazione, è importante il rispetto per lo spazio che il gatto richiede. Offrire un’iterazione coerente, prevedibile e positiva; dove il gatto inizi, scelga e controlli il contatto con noi, mai imporre. Ogni gatto è un individuo, con un proprio carattere e con un passato fatto di emozioni, esperienze, genetica, razza, tutte componenti che caratterizzano la sua personalità, che lo rendono unico. Non incorriamo nell’errore di proiettare le nostre aspettative su di lui, antropomorfizzandolo, limitando o addirittura annullando l’espressione della sua natura. Non possiamo avere un gatto senza la sua felinità!
• Olfatto
Il gatto ha bisogno di graffiare, è fondamentale! Attraverso il graffio marca il suo territorio, lasciando dei segnali visivi e delle sostanze chimico-olfattive, i feromoni, che indicano il suo passaggio, la sua proprietà.
Nella pulizia della casa, evitiamo di utilizzare detersivi aggressivi e molto profumati, che oltre a presentare un possibile pericolo, disturbano la percezione olfattiva del gatto. Mantenete pulita con regolarità la cassettina igienica.
• Nutrizione
Garantiamo al nostro gatto una nutrizione adeguata alla sua età e al sua salute.
La socialità
Il gatto domestico, è l’unico piccolo felino capace di vivere in gruppo o da solo, stabilendo rapporti sociali con l’umano.
Evolutivamente il gatto non ha avuto il tempo per sviluppare tecniche e comportamenti di comunicazione sociale, ha imparato a trarre beneficio nell’adattarsi alla vita comunitaria; strutturandosi in colonie, con ruoli e competenze specifiche e condivise. L’organizzazione nei gruppi sociali felini, le colonie, è molto differente da quella del cane. Il sistema sociale felino è molto flessibile, basato sulla cooperazione, sull’organizzazione territoriale precisa, con aree di condivisione e aree riservate. Il gatto che in natura è un cacciatore solitario, se nel territorio le risorse scarseggiano, evita il contatto con i suoi simili, che in questa situazione diventano una minaccia per la sua sopravvivenza, scegliendo di vivere da solo.
Il comportamento sociale del gatto
La comunicazione felina è caratterizzata dall’aumentare la distanza tra gli individui, piuttosto che incoraggiarne il contatto e avviene attraverso:
• Olfatto
Comunicazione basata sugli odori, attraverso il rilascio di feromoni, ormoni deputati a essere rilasciati attraverso graffiatura su oggetti e sfregamento di parti del corpo su altri individui, appartenenti allo stesso gruppo sociale, con cui si è instaurato un rapporto affiliativo. Questi feromoni permettono al gatto di presentarsi, senza incontrarsi.
• Visiva
Comunicazione basata sul linguaggio del corpo, la prossemica e le espressioni facciali
• Uditiva
Comunicazione felina attraverso la vocalizzazione.
Nei gruppi sociali il gatto può instaurare un rapporto preferenziale con un determinato individuo, mettendo in atto un’ampia gamma di comportamenti sociali tipici, come ad esempio l’allogrooming, attività di leccamento reciproco, o condividendo luoghi di riposo. In altri casi invece si possono instaurare rapporti di tolleranza fra soggetti non particolarmente amici e fra i quali, in certi casi, si possono stabilire taciti accordi per usufruire delle risorse disponibili in modo alterno, proprio per evitarsi; con altri coltiverà vere e proprie antipatie.
Molto spesso è l’essere umano a convincersi che al proprio gatto serva la compagnia di un altro gatto, quando magari la vera necessità è una maggiore interazione con l’essere umano di rifermento.
La decisione di inserire un altro gatto, va molto ponderata, considerando che questa scelta andrà a influire molto sulla qualità della vita del nostro gatto. Non dimentichiamo che il gatto vive molto bene anche da solo, come gatto unico, sopratutto se gli dedichiamo tempo, giochiamo con lui e gli forniamo un ambiente stimolante.
Il gatto è un cacciatore territoriale pacifico, qualsiasi cambiamento può causargli stress, e come tale all’arrivo di un nuovo gatto, non farà salti di gioia! Ma piuttosto, vivrà questa situazione come un’intrusione nel suo territorio, qualcuno che mangerà il suo cibo, userà la sua lettiera, dormirà nei suoi posti preferiti e riceverà attenzione dal suo umano!
Dopo avere attentamente valutato la situazione, siete decisi, arriva il nuovo gatto!
E ora?
• prendetevi del tempo
per capire le preferenze e il carattere del vostro gatto, per analizzare obiettivamente se la vostra casa può accogliere un altro gatto. I gruppi sociali felini in ambito domestico sono perlopiù creati da noi, non si basano sulla libera scelta del gatto alla convivenza con un simile con cui ha già stretto relazioni preferenziali.
• Il vostro gatto è adulto, anziano, malato, ha subito un lutto?
Sono tutti punti che dovete analizzare, nel rispetto del suo benessere. Un gatto adulto avrà meno capacità di adattamento di un gatto giovane, come un gatto anziano ha diritto di vivere la sua vecchia in serenità, non lo aiuta avere un gattino che salta da una parte all’altra!
Un gatto malato ha bisogno di tutte le vostre attenzioni, tranquillità per il recupero, non dimentichiamo che il gatto è molto sensibile ai cambiamenti e quindi soggetto a stress, che ne peggiorerebbe le condizioni di salute.
Se invece, avete perso un altro compagno felino, la voglia di colmare quel grande vuoto è molta. Se per noi l’arrivo magari di un cucciolo, con la sua vitalità, può aiutare a scacciare la tristezza, diverso è per il nostro gatto. Lui ha bisogno di elaborare il lutto, soprattutto se con il precedente gatto, aveva stretto un relazione affiliativa. Proporgli un nuovo compagno non è detto che sia la scelta giusta e che potrà intessere una relazione stretta e profonda con il nuovo arrivato.
• Maschio, femmina?
La scelta del sesso è relativa, soprattuto se parliamo di gatti adulti e sterilizzati. Importa molto di più l’individualità del singolo, parlate con l’allevatore o con il rifugio che avete scelto, informateli della storia, del carattere, dell’età del vostro gatto, così da aiutarli nella ricerca.
• Cucciolo o adulto?
L’importante è seguire un percorso di inserimento graduale, rispettando i tempi di entrambi i gatti. Nel caso del cucciolo, si potrebbe avere tempi più brevi, di solito vengono accettati meglio dagli adulti. Ma anche qui, dipende dall’individuo!
• Prima esperienza
Se invece siete alla vostra prima esperienza, o non avete altri gatti in casa, il consiglio è di prendere due gatti della stessa cucciolata. Hanno lo stesso percorso di svezzamento, hanno stabilito un rapporto preferenziale.
• Spazio, spazio e ancora spazio
Con la presenza di più gatti in casa è opportuno che ognuno abbia lo spazio e le risorse necessarie per poter appagare i propri bisogni. Luoghi con spazio sufficiente per muoversi, giocare e decidere con chi interagire. In presenza di sufficienti risorse il gatto tende ad aggregarsi con i suoi simili, ma deve sentirsi ibero di potersi isolare, se lo vuole, di potersi riposare in luoghi appartati e non percepire la mancanza di risorse. E’ necessario fornire luoghi di riposo multipli e dislocati in tutta casa.
Per una buona convivenza tra gatti, c’è bisogno di spazio, anche tridimensionale, di abbondanza di risorse (ciotole per cibo e acqua, lettiere, per quest’ultime la regola vuole che siano di numero uguale ai gatti +1); si deve dare la possibilità ai gatti di interagire senza forzature. Hanno bisogno di percorsi alternativi, di vie di fuga, il gatto evita i conflitti e mantiene distanze tra lui e un altro gatto, soprattuto dopo un inserimento.
Ogni gatto deve sentirsi libero di occupare uno spazio nell’ambiente, senza nessuna costrizione o deprivazione.
• Quanto tempo potete dedicare loro?
E’ fondamentale dedicare quotidianamente tempo esclusivo per ogni gatto.
• Quanto siete disposti a spendere per loro?
Non dimentichiamo il lato economico, anche se i nostri gatti godono di buona salute, necessitano di controlli periodici, un’ottima nutrizione, vaccinazioni, oggettistica per il loro benessere, pet-sitter, ecc…
• Inserimento
Seguite una procedura di inserimento, che permetta una presentazione graduale dei gatti, rispettando i loro tempi.
Queste riflessioni sono fondamentali, da non sottovalutare, affinché i gatti possano vivere serenamente, senza manifestare disagi del comportamento.
Amarli non significa solo coccolarli, dargli il cibo migliore, ma anche conoscerli e rispettandoli per la loro natura.
Claudia Revolon – Consulente per la Relazione e la Convivenza con il Gatto certificata CCF, MISAP – TTouch Cat Associates – Responsabile di attività AAA